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venerdì 7 dicembre 2012

Casta.. o ruolo casto??

Considerare i Consiglieri di Circoscrizione parte della casta è davvero una bella barzelletta alla quale ridere tristemente.. e spiego brevemente alcuni motivi:
 

1) Il gettone presenza alle riunioni ufficiali è di circa 25€ netti, e le riunioni sono per la maggior parte lunghe più di 2 ore, ma è da includere anche tutto il tempo che un consigliere, per poter rappresentare i cittadini da cui è stato eletto, passa a raccogliere informazioni, fare sopralluoghi o presenziare in rappresentanza alle varie iniziative, cantieri, eventi, lavori, ecc..
 

2) Il Consigliere di Circoscrizione ha pochissime possibilità di effettuare scelte politiche, con spesa, di spessore per il proprio territorio, ma ha l'onore e l'onere di ascoltare la voce dei cittadini e portarla alle sedi che possono poi prendere provvedimenti.. e se questi provvedimenti si prendono è GRAZIE a chi li ha presi, se questi non si prendono e per COLPA del Consigliere di Circoscrizione!!
 

3) Il Consigliere di Circoscrizione è l'orecchio del cittadino, perchè ne è l'autorità istituzionale più vicina, ma è anche la faccia più vicina per le palate di cacca quando le cose vanno male, mentre è un semplice Consigliere quando le cose vanno bene..
 

4) Il Consigliere di Circoscrizione paga parcheggi come tutti, non ha corsie preferenziali, non ha vitalizi, non ha pensioni d'oro, non ha permessi lavorativi giornalieri e per chi lavora in proprio è davvero un disastro..
 


Allora ti chiederai perchè si decide di fare il Consigliere di Circoscrizione: di certo non è per far parte della casta!! Ma perchè si vuole dare voce al proprio territorio, al proprio quartiere (la maggior parte dei consiglieri di circoscrizione risiede nella circoscrizione in cui è eletto), provare a essere UTILE davvero al proprio luogo di nascita, per quanto siano limitate le possibilità.
 

Ci si prova.. ma se non sempre ci si riesce, non ne vogliate.

giovedì 22 novembre 2012

Venti di guerra...

Dai primi passi a quattro mani dell'uomo sul nostro pianeta, era evidente che la sua storia non sarebbe stata una passeggiata.
Infatti l'istinto di sopravvivenza ha esercitato un'influenza direi fondamentale sullo sviluppo del genere umano, determinandole poi il percorso di caratterizzazione nel corso dei secoli.
Ma la cosa che ritengo abominevole (ossia "fuori dall'uomo", quindi non di natura umana) è il modo in cui si sia estremizzato questo istinto arrivando paradossalmente ai gesti della quotidianeità.

Si lotta per i soprusi su civili coinvolti in guerre che non vogliono così come per il parcheggio sotto casa, si mostrano i denti per la fila al supermercato così come si lanciano bombe carta per salvaguardare i diritti all'istruzione, al lavoro, al vivere degno, e il chè è davvero una contraddizione nella contraddizione.

E non ci si accorge che per affermare l'ego, per delimitare lo spazio, il più ampio possibile, di sopravvivenza soggettiva, si arriva a rischiare il crollo di quel sistema stesso che permette l'affermazione dell'ego e la determianzione dello spazio di sopravvivenza. E' pur vero che il processo di fagocitazione del sistema è lento, tanto lento da non permettere un immediato e puntuale riscontro di ciò che veramente sta accadendo, se non riuscendo a porsi in un sistema di visione del tutto distaccato e fuori dal tutto stesso. Ed ecco in cosa si distinguono le menti superiori o "illuminate".

Inesorabilmente, su tutti i livelli del vivere umano è così. Obiettivi iniziali di grande risonanza, basati su ideali Oggettivamente importanti, legati a valori di umana incompatibilità. Percorso che aggrega umane risorse, accomunati da illusorie volontà, che stimola l'ampliamento del sistema dal quale nasce e nel quale si sviluppa. E crack. La rottura. Mascherata dalla volontà a far nascere molteplicità di idee, ma fondamentalmente alimentata dall'interesse per obiettivi non più collettivi, ma Soggettivamente importanti.

Ed ecco che il sistema stesso comincia a vacillare.

Guerra per il controllo delle risorse vitali, che dovrebbero essere dell'Uomo in quanto Uomo e non dell'uomo come soggetto appartenente a quella razza piuttosto che a quel paese o quant'altro.
Guerra interna per il controllo delle risorse di un territorio per l'affermazione di una classe dirigenziale, sia essa politica o industriale o quant'altro.
Guerricciola per il controllo delle porzioni di territorio, per un benessere che passa prima dal soggetto singolo e del suo circondario.
Guerretta a suon di clacson per l'affermazione del proprio diritto a parcheggiare proprio lì, dove sta parcheggiando il "tizio", o per la priorità nella fila al supermercato.

Per finire la guerra che forse più soddisfazione dà al genere umano (che se lo può permettere), e fuori dalla finestra, le bombe, i clacson, i cori dei manifestanti, non fanno più rumore: ho il dominio del telecomando. Comincia la mia trasmissione preferita.

GdM

martedì 6 novembre 2012

Il sogno americano..

Sperare che vinca, anzi, ri-vinca Obama sembra essere la cosa più naturale. Perchè Romney ha troppo la faccia da americano. E se è vero che uno starnuto in America è polmonite per l'Europa, immaginiamo cosa potrebbe essere l'avvento di un Romney sulla scena mondiale.

E' il voto del cuore contro il voto della testa? No, ormai non si tratta più di votare con il cuore. E di certo non sarebbe un voto di testa quello per il repubblicano. Ormai gli americani e, chissà, anche il resto del mondo,  hanno capito che il voto per Obama è un voto di testa.

Stranamente è come votare per il nuovo, nonostante di nuovo non ci sia poi tanto. Ma il progetto è in esecuzione, ha necessità di vedersi applicato, di diventare reale. Ed è per questo forse che gli americani daranno doppio mandato. Per continuare a sperare che il voto di quattro anni fa non fu solo illusione, ma una realtà che sì aveva bisogno di tempo per affermarsi, ma che con il tempo avrebbe davvero portato qualcosa di nuovo nel mondo americano e globale.

Renzi, Grillo, Vendola. Questi sono i "nuovi volti" della scena politica nazionale italiana. Ce n'è forse uno che incarna l'Obama americano? Che lo incarni non solo come illusione di cambiamento rispetto alle facce fin'ora viste, ma che incarni un cambiamento di carattere, di stile, di etica politica, di morale civile.

Vorremmo un Obama nostrano che ci faccia dire a bassa voce, nel silenzio delle nostre case, magari stringendo una mano nell'altra: "Sì, noi possiamo". Possiamo tornare a sperare e respirare. Possiamo respirare aria "buona", perchè l'onestà è l'ossigeno, perchè la legalità è la normalità. Possiamo sperare in un lavoro che dia dignità al vivere, nell'assistenza sanitaria, in una adeguata istruzione, negli investimenti sulla ricerca per dimostrare di essere ancora il paese "sforna cervelli" e "sforna idee" per il rilancio dell'economia nazionale, per ridare valore alla nostra Terra.

I cuori, e le menti, degli Italiani prima o poi saranno pronti a votare. Ora forse non lo sono (Sicilia docet). Tocca a voi, ridare respiro e speranza.

GdM

mercoledì 24 ottobre 2012

...abili e arruolabili!

Ormai siamo agli sgoccioli.. o forse no. Sì, ci siamo.. è pronta. No, ancora non ci siamo, l'intesa non è raggiunta..
Insomma, questa legge elettorale "s'ha da fare o non s'ha da fare"?
Ma il dubbio che più ci angoscia è: sarà una legge elettorale che ci permetterà di non rivedere le facce solite note, di non rivedere indagati e condannati agli scranni parlamentari, di non rivedere tecnici che non rappresentano il popolo elettore?

Sono giorni di febbrile studio nei corridoi e nelle sedi dei principali partiti politici italiani, studio che dovrà portare ad una soluzione per fare pulizia: già, perchè l'alacre lavoro di pulizia dovrà garantire come minimo che il buon Grillo non abbia gioco facile, che i dissidenti dipietristi non trovino alleati validi con cui formare coalizioni "pesanti", che la sinistra non torni troppo di sinistra, ma che la destra non sia troppo leghista.

Perchè in fin dei conti è più pericoloso il vulcanico Di Pietro o l'eclettico Grillo di chi per anni impunemente ha fatto dell'attività politica la propria attività pseudo-lavorativa senza però quel senso di responsabilità che si richiede a chi viene eletto come rappresentante di se stessi.

GdM

venerdì 19 ottobre 2012

... tracce di luce..

Operazione Minotauro: al via il maxi-processo.

Se le mafie si sono infiltrate nella vita politica e istituzionale rendendole di fatto un mezzo attraverso cui continuare il malaffare in maniera "legale", ecco che oggi assistiamo ad un fenomeno quanto meno innovativo: l'infiltrazione delle "anti mafie" all'interno di quelle stesse istituzioni.

La commissione anti mafia del Comune di Torino è un passo decisivo per l'introduzione nelle nostre istituzioni di organi di controllo reali, formati da persone realmente non coinvote.
Oggi più che mai sentiamo la necessità di avere punti di riferimento onesti, appigli che infondano fiducia in chi ci rappresenta, tenendo conto delle difficoltà enormi che il "sistema" pone davanti a chi vorrebbe compiere il proprio dovere per il bene della comunità.

Il processo che scaturirà dall'operazione Minotauro non ci deve solo far inorridire di fronte al numero di persone coinvolte, simbolo della diffusione estesa del fenomeno, ma ci deve dare la speranza che ancora si ha voglia di onestà. Si ha voglia di non rendere normale il sistema illegale. Si ha voglia di rendere meritocratico quel sistema, attraverso il lavoro, la capacità individuale e collettiva. Perchè ogni traccia di luce possa portare chiarore e visibilità.

Perchè "noi siamo di più", come giustamente grida Rosanna dopo aver raccolto il cadavere del fidanzato freddato ingiustamente dalle mitragliette camorriste di Scampia.

Noi siamo di più.

G.d.M.

martedì 16 ottobre 2012

Sintesi di un'Italia che affonda..

Chissà come mai, ma quando vedo il volto disteso del capitano Schettino, mi sembra di vedere il volto disteso della classe dirigente politica italiana.

32 morti, di cui 2 dispersi e il capitano chiede che venga fatta chiarezza e si possano accertare i responsabili.
Migliaia di esodati, tasso di disoccupazione alle stelle, tagli alla sanità, tagli agli incentivi, tagli alle detrazioni, famiglie statisticamente più povere e la nostra classe politica chiede che venga fatta chiarezza. e si accertino i responsabili delle ruberie per milioni di euro, dell'immobilità di fronte alla crisi che irrompeva nell'economia nazionale, dell'irresponsabile mancanza di volontà a prendere decisioni per paura di risultare impopolari davanti ad un elettorato sempre più sfiduciato e avvilito.

Insomma, i Capitani di ventura abbandonano la nave prima che sia totalmente affondata, lasciando i relitti a giacere inerti e incagliati nell'immobile abbandono.
L'uno sulle scogliere del Giglio, gli altri sull'arenile tecnico e inumano.

giovedì 11 ottobre 2012

Calma e sangue freddo..

Perchè la vita è una ruota che gira..
E perchè prima o poi tutto torna. Anzi, una volta si diceva che tutti i nodi tornano al pettine.
Ecco che puntualmente, quasi fosse l'eco profetico dei Maya a scandire gli eventi, il ciclone si abbatte, rade tutto, o quasi, al suolo, e poi tocca ai prossimi "fortunati" far ricrescere l'erba.

Ma ogni volta è sempre più dura. Ogni volta rimettere insieme i cocci dell'entusiasmo, della credibilità e della stima persa è sempre più arduo. E come se non bastasse le condizioni in cui si deve cercare di far ritrovare fiducia sono sempre peggiori.

Ma la pazienza è la virtù dei forti e anche questa volta riusciremo a far nascere la nostra Res Publica, la terza. E l'impegno dovrà essere enorme perchè questa Res rimanga Publica e non più una torta che pochi "bat man" si spartiscono come cancri, erodendola dall'interno.

Meditate, politici del futuro.

Gianluigi de Martino

martedì 9 ottobre 2012

Illusione.. disillusione..

In tempi di "ristrettezze economiche", scandali regionali, ruberie "all'italiana", milioni di euro s-fuggiti nelle tasche di qualcuno e stranamente senza che nessuno se ne accorgesse, fa riflettere come sui principali giornali italiani campeggi a grossi titoli il tentativo maldestro di recuperare una situazione grottesca che solo in Italia poteva concretizzarsi e poi per mesi non vedere una soluzione: quella che accomune i migliaia di "esodati".

E dire che ha dell'assurdo proprio il fatto che menti "illuminate" e idealmente non offuscate da necessità elettorali possano partorire un provvedimento che non tenga conto di una moltitudine di Persone a cui verrebbe a mancare una qualsiasi possibilità di sostentamento, che sia esso dato dal proprio lavoro o che sia esso dato dalla possibilità di godersi un meritato riposo dopo anni di lavoro.

Intanto continuiamo ad assistere al teatrino del botta e risposta tra chi è al governo per l'irresponsabilità di chi al governo vi è stato mandato come rappresentante dei cittadini elettori, e sostenuto da chi avrebbe invece dovuto dare una alternativa concreta all'irresponsabilità dei primi.

E mentre qualcuno cerca conforto nella condivisione di una coda chilometrica per entrare in un Apple Store, molti altri cercano l'illuminazione su come si prospetterà il proprio futuro, se sarà un ritorno all'ufficio, alla "linea", al cantiere o il godimento di un riposo sulla poltrona, sul sofà o su una spiaggia dorata. E' l'Italia delle contraddizioni. E' l'Italia.